CACER

C.A.C.E.R

Una comunità energetica è un'aggregazione di minimo due utenti finali di energia elettrica che ha lo scopo di generare benefici economici, ambientali e sociali ai membri e al territorio interessato. In senso lato, pertanto, una comunità di energia potrebbe essere intesa come una qualunque iniziativa, o progetto, che vede la partecipazione dei cittadini con un ruolo determinante (finanziario, decisionale o entrambi) nella realizzazione e nella gestione del progetto sul territorio, nell'ambito della stessa cabina primaria.
Possono fare parte di una Comunità Energetica:
• CITTADINI
• ENTI LOCALI
• ASSOCIAZIONI
• CONDOMINI
• TERZO SETTORE
• COOPERATIVE
• ENTI RELIGIOSI
• PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Le comunità energetiche sono suddivise in:

• COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI (C.E.R.)
Sono realizzabili per aree di riferimento specifiche e necessitano di un soggetto giuridico con P.Iva
• AUTO CONSUMO COLLETTIVO RINNOVABILE (A.C.C.R.)
Costituita all'interno dello stesso edificio (ideale per condomini) non è richiesta la P.Iva.
• SISTEMI DI AUTOCONSUMO INDIVIDUALE DI ENERGIA RINNOVABILE A DISTANZA
Cliente finale con più unità produttive, dotato di uno o più impianti di energia rinnovabile nella stessa area di mercato.
COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI (C.E.R.)
Le C.E.R. Sono realizzabili per aree di riferimento specifiche e necessitano di un soggetto giuridico con p.iva, tutti i membri della C.E.R. devono risiedere all’interno della stessa cabina primaria.
La C.E.R. si sviluppa nelle seguenti fasi:
• Generazione: membri installano impianti per energiarinnovabile (Produttori)
• Aggregazione: Soggetti che si uniscono alla C.E.R. (Consumatori)
• Costituzione : Realizzazione della C.E.R. sul portale GSE.
• Misurazione: Inserimento sul portale GSE dei POD partecipanti alla C.E.R.
• Connettività: Impianti collegati alla C.E.R. connessi con un sistema ottimizzato.
• Condivisione: Eccesso di energia condiviso incentivato
• Vendita: Eccesso di energia venduto al fornitore o sul mercato.
Condizione necessaria è che tutti i membri della C.E.R. (produttori e consumatori) devono risiedere all'interno della stessa cabina primaria
AUTO CONSUMO COLLETTIVO RINNOVABILE (A.C.C.R.)

Questo tipo di C.E.R. è rivolto principalmente ai Condomini 3e si svolge secondo le seguenti fasi:
• Installazione di un impianto fotovoltaico condominiale sul tetto o nelle aree comuni.
• Utenze comuni collegate all'impianto, utilizzano l'energia prodotta per ridurre i costi condominiali.
• Energia non usata venduta, con proventi destinati al condominio.
• Condomini pagano bollette individuali, incentivati se usano energia dall'impianto.
• Gestione condominiale dei proventi e incentivi, con decisione collettiva sull'utilizzo

SISTEMI DI AUTOCONSUMO INDIVIDUALE DI ENERGIA RINNOVABILE A DISTANZA
Si parla di autoconsumo individuale a distanza quando l’energia viene prodotta da un’impresa con un impianto fotovoltaico dislocato in un dato punto, benché i suoi luoghi di consumo siano posizionati altrove. Da qui avviene poi il dispacciamento verso altre sedi con il punto di autoconsumo posizionato a distanza.
E si rivolge a singoli auto consumatori dotati di impianti di produzione da fonti rinnovabili dislocati, a distanza rispetto al punto di consumo.
I requisiti dell’Autoconsumo Individuale a distanza sono:
-Impianti di produzione da fonti rinnovabili nuovi;
-Connessi sotto la stessa cabina primaria;
-Dimensione massima per incentivi in regime di auto consumo diffuso 1MW/h;
-Dimensione massima per singolo impianto di 20 MW/h.

INCENTIVI E VANTAGGI ECONOMICI
• RITIRO DEDICATO con remunerazione dell’energia immessa al prezzo zonale orario in €/KWh;
• TARIFFA PREMIO (20 anni) parte fissa +parte variabile indicizzata al prezzo zonale e maggiorazione per area geografica sull’energia condivisa
• VALORIZZAZIONE (20 anni) restituzione componenti di bolletta, circa 0,009 €/KWh sull’energia
• RISPARMIO SULLA BOLLETTA condominiale sull’ Autoconsumo al valore di €/KWhydel costo dell’energia
• Tutti gli interventi sono cumulabili con la detrazione fiscale del 50%
• 40% a fondo perduto per Comuni sotto i 5000 abitanti













 

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